Un paese felice by Carmine Abate

Un paese felice by Carmine Abate

autore:Carmine Abate [Abate, Carmine]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mondadori
pubblicato: 2023-08-31T12:00:00+00:00


Parte terza

LA VIOLENZA DELLE MEMORIE

1

«Caro Lorenzo, le ruspe sono sparite! Non stanno più dove le avevamo viste il 25 aprile. E soprattutto qui a Eranova i lavori non sono ancora iniziati e forse, come aveva sperato il maresciallo Petullà, non inizieranno mai. Ne sono davvero felice, amore mio. E non vedo l’ora di tornare a Bari per riabbracciarti...» La mia voce speranzosa mentre leggevo una delle lettere che Lina mi scriveva da Eranova. A Bari veniva per gli esami, se ne stava due o tre giorni, poi tornava al paese, per paura che durante la sua assenza accadesse l’irreparabile o che arrivasse Pasolini e non ci fosse nessuno ad accoglierlo e a spiegargli bene la situazione. Oramai era diventata la custode di Eranova, colei che più di tutti l’avrebbe difesa da ogni tentativo subdolo di distruzione.

Quando studiava nella sua camera, se sentiva rumori strani di motori, di marmitte o di motoseghe, si affacciava alla finestra o usciva in strada a controllare. Di solito vedeva sfrecciare la Cinquecento gialla di Armando, qualche camion di passaggio o l’Ape del nonno, che poi sparivano alla sua vista lasciando il posto al mare turchese o agli agrumeti o agli olivi agitati dal vento. Niente ruspe, né operai forestieri. Allora lei tornava a studiare e, nelle pause, a pensarmi. Così mi diceva o mi scriveva. “Le ruspe sono sparite, amore mio.”

Però, sospettosa com’era, non si fidava del tutto e ogni pomeriggio faceva delle lunghe passeggiate dalla spiaggia di Eranova alla contrada Vota. Le ruspe erano sparite veramente, come per magia. E lei, da quando aveva ricevuto la lettera di Pasolini, si sentiva più forte e soprattutto più fiduciosa che il progetto del quinto centro siderurgico sarebbe stato cancellato definitivamente con un colpo di penna dall’agenda politica.

“Amore, mi dispiace che hai sgobbato in una fabbrica di Amburgo per tutta l’estate, ma credo che per te sia giusto trascorrere qualche settimana con la tua famiglia e il nipotino; dal prossimo anno avremo tutte le estati della nostra vita per noi, a Eranova. Qui il tempo è bellissimo, da alcuni giorni è entrato l’autunno ma i nostri alberi di agrumi e gli olivi sono più verdi che mai. I bambini del paese e i turisti del Nord fanno ancora il bagno, non si stufano mai del mare. Peccato che i lidi siano già chiusi. Purtroppo, da noi la stagione turistica dura meno di due mesi mentre potrebbe prolungarsi fino a ottobre, con il bel tempo che abbiamo.

Un’altra buona notizia è che Nando finalmente si è iscritto ad Architettura a Reggio. Comincerà a frequentare a novembre, ma con la sua scarsa voglia di studiare non credo che ce la farà a laurearsi. Intanto sta fotografando ogni angolo del paese e dei dintorni, vuole ritrarre gli stessi squarci in ogni stagione dell’anno. Gli mancano l’autunno e l’inverno. Così, dice per farmi arrabbiare, se il paese un giorno sparisce ci consoleremo con le sue foto o con le storie vere che stai raccogliendo tu. Scherza, comunque. Qui sono tranquilli, lui e i suoi genitori i più tranquilli di tutti.



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